Ingredienti per 4 persone
Malloreddus 500 gr
Carne di Cavallo o Maiale 600 gr *
Vernaccia 1 bicchiere
Brodo di Manzo 1 litro
Polpa di pomodoro 1 barattolo da 400 gr *
Pomodori Secchi 2
Strutto 70 gr *
Cipolla 1
Aglio 1 spicchio
Concentrato di pomodoro 1 tubetto
Zafferano q.b
Pecorino q.b
La storia di
questa antica ricetta sarda risale a poco più di un anno fa. Una sera
andai a trovare i miei genitori e mia madre mi diede un libro di antiche
ricette sarde consigliandomi di leggerlo
per il mio blog, perché secondo lei molto interessante. Quel libro è molto particolare, a parte le ricette d’altri tempi, anche il modo di scrivere è quello di una volta. Ovvero, vi è mai capitato di chiedere alle vostre nonne qualche ricetta? Loro hanno un modo personale di spiegarle, le dosi sono sempre a occhio, mai precise, tutto viene spiegato molto in generale. Ecco le ricette di questo libro antico sono così, e nel loro essere così generiche sono molto affascinanti ma sicuramente per un lettore poco pratico di cucina non è il massimo . Ho pensato che dovevo riscriverle in modo preciso e comprensibile . Così ho deciso di prenderne una e di provarla con delle mie correzioni personali per cercare d’avvicinarmi a quello che doveva essere il piatto. Ma parliamo della ricetta, a me ve lo dico subito, ha fatto ridere di cuore il titolo e l’ho scelta proprio per questo, si chiama “Malloreddus a sa moda e Pirri” che significa letteralmente “gnocchetti sardi alla Pirrese”. Ora i Cagliaritani sicuramente staranno ridendo come ho fatto io, voi che non siete sardi magari meno non capendo il lato comico. Ecco ora ve lo spiego, Pirri si trova vicino a Cagliari a pochi minuti e diciamo che noi per scherzare usiamo dire molto che Pirri fa chic ovviamente in tono ironico e buono. Quindi quando ho letto “ a sa moda e Pirri” ho detto : “ questa la devo fare assolutamente 😂!!!” . Prima di tutto, vi anticipo già che la signora di questo libro racconta che bisogna usare la carne di cavallo per questo sugo, siccome non tutti la mangiano, io per prima cerco di limitarla, posso dirvi che potete usare tranquillamente anche la carne di maiale, uscirà ugualmente buonissimo!!!
per il mio blog, perché secondo lei molto interessante. Quel libro è molto particolare, a parte le ricette d’altri tempi, anche il modo di scrivere è quello di una volta. Ovvero, vi è mai capitato di chiedere alle vostre nonne qualche ricetta? Loro hanno un modo personale di spiegarle, le dosi sono sempre a occhio, mai precise, tutto viene spiegato molto in generale. Ecco le ricette di questo libro antico sono così, e nel loro essere così generiche sono molto affascinanti ma sicuramente per un lettore poco pratico di cucina non è il massimo . Ho pensato che dovevo riscriverle in modo preciso e comprensibile . Così ho deciso di prenderne una e di provarla con delle mie correzioni personali per cercare d’avvicinarmi a quello che doveva essere il piatto. Ma parliamo della ricetta, a me ve lo dico subito, ha fatto ridere di cuore il titolo e l’ho scelta proprio per questo, si chiama “Malloreddus a sa moda e Pirri” che significa letteralmente “gnocchetti sardi alla Pirrese”. Ora i Cagliaritani sicuramente staranno ridendo come ho fatto io, voi che non siete sardi magari meno non capendo il lato comico. Ecco ora ve lo spiego, Pirri si trova vicino a Cagliari a pochi minuti e diciamo che noi per scherzare usiamo dire molto che Pirri fa chic ovviamente in tono ironico e buono. Quindi quando ho letto “ a sa moda e Pirri” ho detto : “ questa la devo fare assolutamente 😂!!!” . Prima di tutto, vi anticipo già che la signora di questo libro racconta che bisogna usare la carne di cavallo per questo sugo, siccome non tutti la mangiano, io per prima cerco di limitarla, posso dirvi che potete usare tranquillamente anche la carne di maiale, uscirà ugualmente buonissimo!!!
Vi
consiglio inoltre di prepararvi il brodo di carne dalla sera prima,
altrimenti impiegate troppo tempo per la preparazione. Per il resto
posso dirvi che è un sugo spettacolare a base di carne ,e per l’occasione ho voluto usare
dei Malloreddus fatti in casa che mi ha regalato un mio
carissimo
amico, Raffaele o meglio Lello. Lui ha delle mani d’oro, fa della
fantastica pasta fresca ma non solo, anche il pane tipico sardo per le
cerimonie. Il risultato è stato spettacolare, con i Malloreddus freschi
di Lello questo sugo è stato qualcosa di indescrivibile!! Per questo ho
anche deciso che a breve farò anche una sezione nel blog sulla pasta
fresca sarda, così pure voi la potrete preparare a casa. Ma ora è il
momento d’indossare il grembiule!!!
Tagliate
finemente la cipolla e lo spicchio d’aglio, fateli rosolare in un
tegame ampio possibilmente di coccio assieme allo strutto fuso e alla
carne ben tritata . Se non volete usare lo strutto perché avete problemi
di salute sostituitelo con l’olio d’oliva. Una volta dorata carne versate un
bicchiere di vernaccia, fate evaporare per pochi minuti. Aggiungete i
pomodori secchi tritati finemente e ben sciacquati precedentemente.
Mescolate e versate sui 500 ml di brodo di manzo bollente con sciolto
metà tubetto di concentrato di pomodoro e lo zafferano. Io ho aggiunto
poi una scatola di polpa di pomodoro passata, per fare più “spessore”.
Cuocete a fiamma alta finché non arriva a sobbollire dopodiché diminuite la fiamma al minimo, coprite con un coperchio lasciando uno spiraglio
aiutandovi con un mestolo. Fate cuocere 3 ore, se si restringe troppo
aggiunete altro brodo con concentrato di pomodoro. La casa sarà invasa d'un profumo pazzesco, che vi ricorderà tanto i classici sughi della nonna. Una volta pronto se
avete tempo fatelo riposare, oppure condite subito la pasta fresca e
cospargetela di Pecorino grattugiato. Benvenuti a Pirri dovrei dire 😂,
diciamo che a Pirri ne sapevano parecchio sulla bontà del sugo, questo è
davvero buono, una volta provato sono certa che vi piacerà!!
Buon appetito
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