La Storia di Un account Hackerato e Salvato da un Angelo di Nome Juan Diego J Pelaez


Era la mattina del 30 Gennaio, mi ero appena svegliata, tra l’altro molto presto rispetto alla mia sveglia quotidiana. Ancora a letto presi il telefono e controllai la posta perché stavo aspettando delle mail di lavoro. Vidi subito una mail apparentemente di Instagram che mi avvisava che ero stata denunciata per violazione di copyright e che dovevo compilare un modulo per evitare la cancellazione del mio account entro 48 ore. Voi direte “ Avevi 48 ore per leggere con calma quella maledetta mail” ebbene sì, lo penso anche io, ma fui presa dall’ansia, non potevo mettere in pericolo il lavoro di tanti anni. Così compilai il format che mi chiese le mie credenziali. Dopo un istante mi arrivò una mail rassicurante che era tutto apposto. Di seguito le due mail. 








Ed è stato proprio in quel momento che ho capito che ero stata vittima di phishing. Mi venne una fitta fortissima al cuore e con le mani tremolanti entrai nel mio profilo, cambiai subito password e attivai l’autenticazione a due fattori tramite sms. Pensai che era tutto ok, così mi alzai per fare colazione e nel mentre iniziai a scrivere a diversi amici che ero riuscita a scampare il furto del mio account. Mentre stavo scrivendo ad un’amica che ha una pagina aziendale molto importante,  ho sentito una vibrazione. Guardai e vidi un sms in turco con un codice. Per poco non mi andò di traverso il caffè. ( Di seguito foto dell’sms in turco) 






Da quel momento panico totale, Instagram mi segnalò che la mia sessione era scaduta e subito mi comparve la schermata dove inserire nome utente e password. Sono stati vani i miei tentativi di inserire i vari codici. Nel mentre la mia mente era disconnessa non riuscivo a realizzare tutto quello che stava succedendo. Sentivo la voce del mio fidanzato lontana nonostante fosse di fronte a me, continuava a chiedermi cosa stesse succedendo, per quale motivo fossi bianca cadaverica. Ho avuto dei capogiri e calo di pressione, sapevo che stavo per svenire per il colpo brutto che avevo appena ricevuto. Chiamai disperata amici che mi dissero di fare immediatamente la segnalazione ad Instagram. Le mani mi tremavano così tanto che non riuscivo a digitare le parole. Ero sotto shock, avevo appena visto bruciare il mio ufficio, la vetrina del mio blog, dei miei eventi, di tutto il mio lavoro. 

Nel mentre il mio account cambiava nome utente di continuo fino ad arrivare a mettere una risata, la sua compiaciuta per avermi derubata. Di seguito le foto 






















Passò una mia cara amica e mi portò da un tecnico informatico che mi cambio immediatamente password di Facebook e della Mail. Mi fece notare che c’era un account con una mia foto collegato alla mia pagina di Mambo Kitchen di Facebook. Era stata opera dell’hacker perché così l’assistenza avrebbe fatto confusione durante le mie segnalazioni riportandomi a quell’account fake e non al mio originale. È così fu. Dopo due procedure di segnalazione,  Instagram mi fece reimpostare la password di quel maledetto account fake. Ci entrai e cambiai nome utente per evitare ulteriore confusione, levai la mia mail dalle info e anche il mio numero di telefono, tutti dati inseriti dall’hacker.


La sera non cenai e andai a letto con la nausea da quanto ero nervosa. La mattina dopo chiamai la polizia postale, era il 31 Gennaio alle ore 11:05, mi rispose una signora che abbastanza stizzita mi disse che loro non potevano fare proprio nulla poiché “ Noi non ci occupiamo di Social Network signorina, io poi non ne so nulla, può chiedere domani al mio collega che comunque se ne occupa solo per diletto”. Insomma il giorno dopo parlai con il suo collega e in modo gentile mi fece capire che potevo anche non andare da loro poichè sarebbe stata una perdita di tempo. Insomma dopo l’ennesima porta in faccia mi buttai nel tunnel delle segnalazioni ad Instagram. In pratica passavo le giornate ad inviare la mia foto con un codice in mano e  a descrivere l’accaduto fornendo i miei dati. Avrò mandato una quarantina di mail, Instagram non mi ha mai e dico mai, identificata. Anzi nell’ultima mail mi scrisse che il mio account era disabilitato. Di seguito le mail della assistenza di Instagram . 








Così rassegnata pensai che comunque io ero prima di tutto una professionista conosciuta e che avevo un blog integro con tantissimi fedeli lettori, dovevo assolutamente reagire e rifarmi un account. Lo feci e insomma dopo il trauma di vedere il mio nome in una galleria con una foto e 6 followers, fui letteralmente travolta dall’affetto di tanti colleghi che iniziarono a spargere la voce sulla mia vicenda. Tanti amici e vecchi followers furono avvisati e così in 48 ore raggiunsi i 5000 followers. Ero felice e sollevata perché mi sentivo supportata ma Instagram mi fece una secondo beffa. Siccome il mio era un account appena nato con engagement troppo alto, avevo ricevuto 60 mila visite in 48 ore, ricevuto 1000 mail, impression di 800 mila, mi bloccò pensando che fossi un fake. Ecco non potevo più pubblicare foto, Instagram le cancellava all’istante. Riusciì a risolvere dopo 48 ore ma gli hashtag non funzionavano. Insomma ero isolata completamente, si bloccò la crescita ovviamente. Dopo 3 giorni di isolamento totale, provai un rimedio estremo, disattivai l’account in modo tale che fosse resetato a zero. E funzionò, avevo di nuovo un account con tutte le funzioni. Levai l’impostazione aziendale e mi ripromisi di inserirla solo con i 10 k. 



Ho continuato a cucinare con la stessa passione, pubblicando foto vecchie e nuove. Nel mentre mi sono rivolta ad un bravissimo tecnico informatico e ad un avvocato penalista molto preparato Avv.Federico Delitala,  tramite i quali sono riuscita sia a fare la denuncia alla polizia postale sia a fare la querela. Ero serena, da quel momento avrebbe pensato a tutto la polizia postale . Basta mattinate perse a farmi foto inutili con codici per l’assistenza di Instagram. 


Trascorse le prime due settimane mi resi conto che l’account cresceva moltissimo e che era sempre tra i più popolari. Sparirono tutti i problemi fisici dovuti allo stress, ero felice e soddisfatta di me stessa. Avevo reagito con forza e determinazione e stava andando tutto bene. Nel mentre nella mia città c’erano ovviamente quei 4 miserabili che se la ridevano del mio furto, e non parlo di tredicenni ma di gente grande, con attività commerciali. Gente che dovrebbe capire la gravità di un furto del genere che invece stava lì a ridere compiaciuta. Io molto serenamente ho sempre pensato “ Se recupererò l’account queste persone non solo saranno ignorate nella mia lista di consigli per i miei followers, ma quando i miei followers mi chiederanno un parere su di loro ( perché si ricevo decine di domane ogni giorno sui vari esercizi commerciali della mia città) io non farò finta di nulla come ho sempre fatto, ma spiegherò molto chiaramente il motivo per cui quelle persone non sono nominate tra i miei consigli”. Il capitolo delle pagine che dall’alto dei loro 20/30/40 k che mi sbeffeggiavano ve lo risparmio, sappiate che su Instagram c’è gente davvero brutta, quelli che voi vedete sorridenti con un panino dozzinale in mano o un piatto da all you can eat sono i più feroci. Nutrivano astio nei miei confronti perché io a differenza loro ero realmente seguita, quindi vedermi lì con 5 mila followers per loro era troppo bello. Insomma ci siamo capiti, gentaglia! 


Tutte le aziende che tanto mi scrivevano “ Sei bravissima quanto vorrei farti provare un mio prodotto” sparirono, pur sapendo che io avevo quel nuovo account,  mi ignorarono.


Fortunatamente le aziende SERIE  con cui al contrario ho collaborato negli ultimi anni,  mi  sono state vicino, sostenendomi e rassicurandomi che non ero cambiato nulla perché “ Tu sei Federica Buccoli non un numero in un account”.


Insomma dopo un mese ero una di nuovo felice, stavo lavorando molto bene. Un pomeriggio mi scrisse Claudia Tavani di https://instagram.com/myadventuresacrosstheworld?utm_source=ig_profile_share&igshid=178qpuqfremnquna mia amica travel blogger che lavora prevalentemente all’estero e scrivendo in inglese nel suo blog, ha tanti lettori e contatti fuori dall’Italia. Lei era ignara della mia vicenda così insomma le scrissi l’accaduto e lei mi rispose subito che non dovevo arrendermi per il recupero del mio vecchio account perché quello era il frutto di anni di lavoro e sacrifici. Così mi scrisse che dei suoi colleghi Hackerati erano stati salvati da un certo @Juanr325. Io dopo le mie esperienze di salvataggio italiane, da parte di ciarlatani che altro non fanno che fare la semplice procedura di segnalazione a Facebook o Instagram dietro una somma di denaro, rimasi un po’ scettica. 


Guardai il profilo di Juan e vidi subito i tag di tanti blogger che lo ringraziavano. Così mi sono letta tutti i post di questi blogger e cavolo, Juan sembrava davvero bravo. Così pensai “ Tentar non nuoce” ma allo stesso tempo ero già tesa perché sapevo che sarei entrata di nuovo nel tunnel straziante della procedura di assistenza di Instagram. Scrissi una mail a @juanr325 e gli spiegai in inglese il mio caso di hackeraggio.

Da qui ragazzi sono iniziati i 3 giorni più tesi del mio ultimo mese! 


Juan è un ragazzo colombiano esperto in sicurezza informatica, specializzato negli hackeraggi dei social, il suo modus operandi è preciso e rigoroso. Mi ha chiesto immediatamente la password della mia mail e mi ha raccomandato di non mettere mano più a nulla. Da quel momento Juan si è occupato di scrivere le mail alla assistenza Instagram, con lui tutto funzionava. È riuscito come per miracolo a farmi indentificare da Instagram, io ero allibita! Ma la mia gioia è durata ben poco perché l’hacker nel mentre aveva cambiato nuovamente nome utente. Così abbiamo dovuto rifare tutto da zero. Juan non si è mai arreso, ad ogni ostacolo dovuto alla schifezza della assistenza Instagram gestita da robot, lui reagiva e riusciva ad andare avanti. Dopo 3 giorni, un pomeriggio subito dopo pranzo, Juan mi scrisse che era finalmente dentro il mio account! Avevamo vinto noi! L’assistenza di Instagram aveva dato ascolto a Juan e alle sue abilità informatiche. Di seguito la Foto di Juan e di un suo post che lo descrive al meglio.










Io fui così colpita che mi sdraiai sul divano, avevo avuto una scarica d’adrenalina troppo forte. Per me era tutto inaspettato io ormai mi ero abituata al nuovo account, e ora come potevo rientrare in quello vecchio dopo che era stato violato e stuprato dall’hacker? Insomma ero tesa anche perché era privo di foto!

Juan lo mise immediatamente in sicurezza e me lo consegnò spiegandomi come reinserire le mie foto archiviate. L’hacker ne ha cancellate 1000, ma fortunatamente ne avevo 1500 archiviate.

In tutta questa vicenda voglio assolutamente specificare un dettaglio importante, Juan si è attivato immediatamente senza chiedermi un solo euro. Era talmente bravo che all’inizio non mi sembrava vero. Mettetevi nei miei panni, ero stata già derubata. Invece no, Juan è così, è un ragazzo speciale. Ovviamente ho insistito per poterlo pagare perché ha lavorato ininterrottamente per 3 giorni dall’alba a notte fonda. Ha accettato una donazione e siccome ama tanto la cucina italiana gli spedirò un pacco in Colombia con tante cose buone. 

Ora arriva una  la fase post recupero Account.



L’hacker non ha preso per niente bene che Juan è riuscito a sconfiggere i suoi mezzi subdoli per aggirare l’assistenza di Instagram, lui se ne stava tranquillo pensando che tanto io non avrei più riavuto il mio account. Aveva fatto in modo tale che l’assistenza non riconoscesse quell’account di mia proprietà. Ma Juan non è uno sprovveduto, non è uno che si spaccia per esperto e non lo è, Juan è un genio dell’informatica. Anzi un genio della sicurezza informatica che lavora a favore della nostra community di Istagram. L’hacker è stato sbattuto fuori all’improvviso proprio come lo sono stata io un mese fa, solo che quello era il mio account, il mio ufficio, la vetrina del mio lavoro, mentre l’hacker è un ladro che pretende la proprietà di account rubati con mezzi meschini e subdoli.


Dopo 10 minuti dalla consegna del vecchio account ho ricevuto immediatamente una mail da un account turco che si spacciava per Juan dicendo che gli dovevo dare 400 dollari perché mi avvea recuperato l’account! Juan ovviamente mi avvisò immediatamente di cestinare quella mail e anche le future.


Ma qui viene il bello, dopo le prime 24 ore l’hacker smette di chiedere soldi e inizia ad Hackerare sia via mail che all’interno di Instagram. 

Faccio una premessa, io in questo mese ho letto di tutto sugli hacker di Instagram, sui loro metodi, sui casi più particolari etc. Quindi ho ben chiaro cosa devo fare ad ogni sua trappola.


Ha iniziato facendo aprire all’improvviso icone mentre ero dentro il mio profilo, si avete capito bene, dentro il mio Instagram. La classica icona che ti avvisa che ti sei disconnesso e quindi di reinserire la password... immaginate la mia faccia e anche il mio insulto. Quindi in questo caso non bisogna toccare lo schermo ma semplicemente spegnere il telefono e riaccenderlo perché in realtà non è vero che si è disconnessi! Di seguito la foto 







Secondo metodo utilizzato, mentre stavo rispondendo a voi followers su direct ha fatto aprire un’altra icona sul mio schermo con la classica facciata di Instagram dove devi inserire le tue credenziali... per questa ho riso perché ho pensato ad Umut che si sta scaricando decine di icone per cercare di fregarmi nuovamente l’account. Ma lui non conosce il detto che il sardo lo freghi solo una volta! Di seguito la foto






Terzo metodo che a lui piace da morire, lo fa ogni volta che pubblico un video e voi sapete quanti ne pubblico con la mia adorata musica. Mi manda una notifica che sembra reale ma non lo è, accompagnata da una mail hacker che mi avvisa che il video è stato bloccato per violazione di copyright di fare ricorso altrimenti mi cancellano. Ovviamente questa per me è palese perché è quella che mi aveva fregato. Credo che Umut si farà una bella cultura musicale a furia di cercare i titoli delle canzoni che pubblico! Di seguito le foto









Ad oggi continuano i suoi tentativi poiché secondo me è letteralmente ossessionato dal mio profilo che non è riuscito a tenersi dopo il furto.


Quindi le mie raccomandazioni per tutti voi sono le seguenti :


•Mai inserire nella propria didascalia dell’account  la mail di iscrizione di Instagram. Se lavorate come me con i vostri account aziendali usate altre mail. 


•Mai e dico mai, cliccare su pseudo mail della assistenza Instagram, Facebook, Tiscali etc che vi chiedono le credenziali per porre rimedio a qualcosa. Instagram e tutti gli altri portali  NON CHIEDONO le credenziali via mail.


•Controllate sempre l’indirizzo di posta del mittente che vi ha inviato la mail. Il mio ad esempio sembrava identico a quello di Instagram ma osservato attentamente la i di Instagram era una L minuscola così l che può sembrare ad occhio nudo una I maiuscola.


•Qualsiasi icona o notifica vi arrivi o si apra dentro il vostro account ignoratela, spegnete il telefono e riaccendetelo.


•Cestinate i direct di account anomali che vi inviano link dove cliccare. Sono virus o solite schermate dove inserire credenziali.



ATTIVATEVI OLTRE ALL’AUTENTICAZIONE A DUE FATTORI VIA SMS ANCHE QUELLA CON APP.


Ricordatevi bene che il mio hacker ha aggirato l’autenticazione a due fattori vai sms clonando la sim. In tanti mi hanno riso in faccia quando l’ho detto, facendomi passare per fessa o bugiarda, invece è andata proprio così! Se andate su Google troverete diversi articoli sulla vulnerabilità dell’autenticazione a due fattori via sms, tanto che Instagram lo ha ammesso che entro breve consentirà di farla solo tramite app. Di seguito due link che confermano tutto questo:


https://www.webnews.it/2018/07/18/instagram-autenticazione-2-fattori-senza-sms/


https://www.google.it/amp/s/gioxx.org/2018/09/25/sicurezza-la-nuova-2-step-verification-di-instagram/amp/


Segnate il contatto di Juanr325 https://instagram.com/juanr325?utm_source=ig_profile_share&igshid=nbvx7lbj1eju perché qualunque cosa accada LUI saprà aiutarvi in modo onesto e pulito. Diffidate da tutti i ciarlatani italiani che vi promettono recupero account dietro 100/200 euro. Non sono esperti informatici sono solo furbi che a differenza di uno sprovveduto  conoscono a memoria alcuni passaggi per richiedere l’assistenza. Quindi nessuna preparazione tecnica, nessuna competenza. A differenza nostra si sono studiati i tutorial su come richiedere l’assistenza. È proprio qui viene il bello, l’asino cade nel momento in cui capisce che non serve a nulla sapere quelle 4 cose in croce!  Ma al contrario bisogna essere realmente dei tecnici informatici per comprendere le problematiche di ogni singolo caso. 


In tanti in un mese e mezzo mi scrivevate che tizio aveva risolto un caso, Caio l’altro. Erano tutti casi semplici dove bastava semplicemente richiedere l’assistenza Instagram o andare nella mail che ti invia Instagram quando cercano di cambiare la tua password. 


Io non avevo ricevuto NESSUNA mail, perché il mio hacker aveva Hackerato anche la mail, aveva clonato la mia sim, aveva creato un account fake con i miei dati. Il mio era un caso di phishing complesso che SOLO UN ESPERTO poteva risolvere.


Tutto questo ve lo scrivo perché io avrei pagato ORO un mese fa per poter leggere un post del genere, con fornite sia informazioni per prevenire furti sia informazioni su un reale esperto di hacheraggio di account Instagram e Facebook. 


Spero d’esservi stata d’aiuto, dobbiamo rimanere tutti uniti contro questi delinquenti bastardi che godono nel rovinare le vite altrui.  Aggiornerò sempre questo post, ad ogni nuova trappola del mio hacker turco Umut!!



Vi abbraccio TUTTI ❤️


Commenti

  1. Su molenti sardu du frigasa una borta scetti, forza paris ♥️Lovebaobab

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